Le stagioni del Pulignano

LE STAGIONI DEL PULIGNANO di Serena Sasso

Tutt’altro che semplice è ritrovare il senso di normalità in un periodo buio come quello che tutti noi stiamo vivendo da ormai due anni.

Allentate le regole della Zona Rossa, si ricomincia a camminare, guardarsi attorno, riscoprire il territorio circostante.

E così anche io, in un giorno libero d’Autunno, mi ricordo che ad Ovest della città di Lodi, al limitare del quartiere Fanfani, esiste l’Oasi del Pulignano, una preziosa testimonianza del patrimonio naturale, agricolo e idrologico del territorio.

Sin dalla prima passeggiata resto catturata dall’atmosfera che si crea in questo luogo: oltre alla ricchezza della flora e della fauna, si trovano siti che trasudano storie di lavoro del secolo scorso, come i resti della Cascina Gissara, oppure l’insediamento del Sandone.

Decido di trascorrere più tempo in questo antico lago prosciugato, tanto il tempo durante la pandemia non manca! E così, tra boschi di pioppi e campi di mais, tra rogge e fontanili, ascolto gli echi di antiche leggende contadine: una dama bianca che cerca il suo amore perduto, le rovine di una casa abitata dal diavolo, il salice di una strega.

Cambiano le stagioni e l’ambiente intorno a me si trasforma: cade la neve e poi si scioglie, i semi germogliano, i canali si gonfiano, ronzano le libellule sulle pannocchie. La città è sempre così vicina da poter scorgere capannoni e case, ma così lontana da non poterne sentire la frenesia.

Così mi sento di nuovo libera e riscopro la bellezza, a pochi passi da casa, nel cuore di Lodi.

Lodi, 2021-2022

Visita il Pulignano cliccando sulla seguente mappa.

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