Indagine sul Lambro

INDAGINE SUL LAMBRO di Massimo Cortesi

Fiumi e corsi d’acqua sono certamente tra gli elementi paesaggistici più caratteristici del nostro Paese, ma senza dubbio anche tra i più delicati.

Tra i numerosi della Lombardia, il Fiume Lambro risulta particolarmente a rischio, a causa del suo passaggio tra le province di Monza e di Milano, aree molto urbanizzate e ricche di attività industriali, popolazione e conseguente inquinamento.

Ho percorso il Lambro nel suo tratto che va da Melegnano al Fiume Po per circa quattro anni, con l’intento di osservare di persona in che stato versasse e di scoprirne sia le problematiche che le situazioni positive, per poterle raccogliere in una testimonianza per i lettori.

Malgrado lo stato generale delle acque, che sono catalogate dagli studi regionali come di qualità “pessima”, o al più “scadente”, ed eventi catastrofici quali il disastro della Lombarda Petroli, che è trattato nel prologo del reportage, si può dire che l’attenzione sullo stato del Lambro da parte delle istituzioni sia elevata e che sempre più cittadini si interessino all’argomento, informandosi e facendosi sentire perché la situazione migliori.

Nel 2012 è stato firmato il Contratto di Fiume per il Lambro tra regione, amministrazioni locali e associazioni, un accordo volontario tra soggetti che hanno responsabilità nella gestione e nell’uso delle acque, nella pianificazione del territorio e nella tutela dell’ambiente. Il contratto prevede la promozione e l’attuazione di politiche e iniziative volte a riparare e mitigare i danni dovuti all’urbanizzazione e all’inquinamento, e in questi anni ha cominciato a dare dei risultati positivi.

L’attenzione deve però rimanere alta, c’è ancora molto lavoro da fare, e conoscere ed affrontare le problematiche ambientali del nostro territorio diventa giorno dopo giorno di importanza prioritaria per prendere le giuste decisioni che avranno impatto sul nostro domani.

Fiume Lambro, 2015-2019

Legenda dei segnaposto

Luoghi a rischio o che presentano problematiche
Luoghi incontaminati
Manufatti o attività umane

E’ possibile consultare il reportage cliccando sui segnaposto sia nel seguente Indice dei Luoghi, che sulla Mappa dei Luoghi.

Indice dei luoghi

Prologo: il disastro della Lombarda Petroli
La società Saronio S.Angelo Lodigiano
La discarica di Vizzolo Predabissi Castiraga Vidardo
Tangenziale Est Esterna (TEEM) Bargano
Cerro al Lambro Graffignana
La centrale elettrica di San Zenone al Lambro San Colombano
Gazzera La riseria Dragoni
Una piccola tomba Orio Litta
Salerano sul Lambro Lambrinia
La cava di Ca'De'Geri

Mappa dei luoghi

previous arrow
next arrow
La notte tra il 22 e il 23 febbraio 2010 il fiume Lambro è stato colpito da un grave disastro ambientale di origine dolosa, originatosi dallo sversamento di circa 2.5 milioni di litri di idrocarburi di varia natura, pari a circa 7 serbatoi o 125 autocisterne. L'incidente è avvenuto all'interno della ex raffineria Lombarda Petroli di Villasanta (MB) e per esso sono stati condannati in via definitiva per disastro colposo il titolare, il custode e la società stessa come responsabile civile.
Slider
previous arrow
next arrow
La società Saronio di Cerro al Lambro e Melegnano (MI) è stata una fabbrica di armi chimiche e di prodotti chimici industriali fin dagli anni trenta del secolo scorso. Lo stabilimento di Riozzo è stato costruito nel 1943, con lo scopo principale di produrre armi ed aggressivi chimici, quali acido solforico, fosgene, nebbiogeno e gas asfissianti.
Slider
previous arrow
next arrow
La discarica di San Zenone al Lambro - Vizzolo Predabissi (MI). E' stata in attività per circa 14 anni, a partire dal 1983, per il deposito di Rifiuti Solidi Urbani (RSU) dell'area di Milano. E' stato stimato che contenga circa 4 milioni di metri cubi di rifiuti e raggiunga i 30 metri di altezza.
Slider
previous arrow
next arrow
La TEEM (Tangenziale Est Esterna Milano - A58) è un'infrastruttura lunga 32km che collega le autostrade e le tangenziali del capoluogo lombardo nelle aree sud ed est. E' stata costruita, a mezzo di finanziamenti prevalentemente privati, dal 2012 al 2015, con lo scopo di ridurre il traffico e di diminuire i tempi di transito all'interno della provincia di Milano.
Slider
previous arrow
next arrow
La riva prossima all'abitato di Cerro al Lambro (MI) è soggetta a forti fenomeni di erosione, che portano periodicamente a smottamenti e variazioni della forma dell'alveo del fiume.
Slider
previous arrow
next arrow
La centrale idroelettrica di San Zenone al Lambro (MI), proprietà di ENEL Green Power, è risalente a metà Novecento ed è catalogata dalla Regione Lombardia come parte del patrimonio culturale lombardo.
Slider
previous arrow
next arrow
I resti della discarica abusiva di sostanze tossiche presente presso la località Gazzera di Cerro al Lambro (MI). Durante gli anni Sessanta e Settanta vi furono depositati illegalmente residui di raffinazione, in un'area di circa 50000 metri quadri. Fin dal 1986 il Comune ha identificato l'area come ad alto rischio ambientale.
Slider
previous arrow
next arrow
La piccola tomba della coniglietta Neve, nelle vicinanze della riva del fiume presso Salerano al Lambro (LO).
Slider
previous arrow
next arrow
Il ponte sul fiume presso Salerano sul Lambro (LO).
Slider
previous arrow
next arrow
La cava sita in località Ca' De' Geri, presso Borgo San Giovanni (LO), a pochi metri dalle rive del Lambro.
Slider
previous arrow
next arrow
Le anse del fiume presso Sant'Angelo Lodigiano (LO) sono le più colpite, a causa della loro conformazione, dalle piene, che depositano grandi quantità di rifiuti sui terreni e la vegetazione circostanti. I rifiuti possono rimanere in loco per moltissimo tempo, se non vengono rimossi manualmente.
Slider
previous arrow
next arrow
L'impianto della Ecowatt Vidardo srl, dove si produce energia elettrica da fonti rinnovabili, con uso di biomasse solide combustibili provenienti sia da rifiuti che da altre fonti definite come non pericolose. Si trova a fianco della ex Cartiera di Castiraga Vidardo (LO), ora abbandonata al degrado e destinata alla demolizione.
Slider
previous arrow
next arrow
L'ansa del Lambro in prossimità di Sant'Angelo Lodigiano e Bargano (LO), dove il Fiume Lambro Meridionale confluisce nel suo omonimo più grande.
Slider
previous arrow
next arrow
Il ponte pedonale sul Lambro tra Graffignana e Vigarolo (LO), parallelo alla Strada Provinciale 125. In quest'area è presente una Zona di Ripopolamento e Cattura dedicata alla gestione della caccia, prevista dal Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Lodi.
Slider
previous arrow
next arrow
Rifiuti agricoli e domestici abbandonati presso le rive del fiume in prossimità di San Colombano al Lambro (MI).
Slider
previous arrow
next arrow
La storica riseria Dragoni, presso la località Ghisella di Borghetto Lodigiano (LO), costruita su una roggia che corre parallela al Lambro. Attiva fin dal 1890, ha cessato la propria attività in maniera definitiva alla fine del 2016, per fallimento. Le uniche attività di lavorazione del riso rimaste nel Lodigiano sono la Montanari di Caselle Lurani e la Mussida di Casale. (da Il Cittadino online del 31/01/17)
Slider
previous arrow
next arrow
L'area di sosta presso il ponte della Strada Provinciale 234, nelle vicinanze di Orio Litta (LO), è molto soggetta allo scarico illegale di rifiuti.
Slider
previous arrow
next arrow
Gli ultimi chilometri del Lambro, nelle vicinanze di Lambrinia (frazione di Chignolo Po, PV), sono meno invasi dai rifiuti rispetto al tratto più a Nord, anche grazie all'azione di gruppi di volontari, come l'associazione di pesca dilettantistica Asd Padus, che ogni anno organizza la pulizia delle rive.
Slider

APPROFONDIMENTO TEMATICO: AMBIENTE