di Alessia Ceresoli
Alessandro ha 45 anni quando i suoi familiari iniziano a notare uno strano comportamento in lui: quando cammina le sue mani restano ferme, distese lungo i fianchi. Sono i primi sintomi del Parkinson, che gli sarà diagnosticato poco dopo.
Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa, la cui progressione lenta ma inesorabile va a colpire aree del cervello destinate al controllo dei movimenti, portando così chi ne soffre ad accusare rigidità, lentezza nei movimenti, perdita di equilibrio e tremore a riposo.
Per contrastare i sintomi della malattia Alessandro si sottopone ad una cura farmacologica, dovendo prendere ogni giorno numerose pastiglie di dopamina e dopamino-agonisti. Ma con il passare del tempo i sintomi peggiorano e il trattamento inizia a non essere sufficiente: presso l’ospedale di Lodi, nel 2013 si sottopone alla stimolazione cerebrale profonda (o DBS, Deep Brain Stimulation), che consiste nell’impianto di elettrodi nelle aree del cervello responsabili del controllo dei movimenti, al fine di ridurre la trasmissione dei segnali cerebrali che provocano la riduzione delle funzioni motorie. (continua)
Febbraio 2023