foto di Marco Vezzini
testi di Marco Vezzini e Valeria Cremonesi
È il 6 febbraio 2020, sono le 5:34 del mattino e nella campagna lodigiana appena fuori Livraga c’è ancora buio e silenzio totale.
Un boato fortissimo interrompe all’improvviso la quiete.
Qualcuno si sveglia e pensa ad un tuono, strano un temporale in questa stagione, e poi torna a dormire.Qualche cane abbaia con in muso rivolto all’aria, poi ritorna la calma di prima.
Il silenzio sarà nuovamente interrotto di li a poco dalle sirene dei mezzi di soccorso intervenuti sul posto: il treno ad alta velocità numero 9595 partito venti minuti prima da Milano è deragliato a quasi 300 kilometri all’ora.
Quel boato era lo schianto della locomotiva del Frecciarossa1000, staccatasi dal resto del convoglio, e finita capovolta dopo aver travolto tutto quello che ha incontrato lungo la sua corsa folle, ormai fuori da ogni controllo. (continua)
Livraga, luglio 2020